Presentazione
Durata
dal 3 Febbraio 2025 al 30 Maggio 2025
Descrizione del progetto
Tra febbraio e maggio 2025, le classi II B e III B hanno partecipato a un originale percorso didattico dedicato alla coltura idroponica, un metodo di agricoltura innovativo che consente la crescita delle piante senza l’uso del suolo, utilizzando invece una soluzione acquosa ricca di nutrienti.
Il progetto, realizzato nell’ambito del D.M. 19/2025 per lo sviluppo delle competenze STEM e multilinguistiche, è stato guidato dalle docenti Ester De Paolis (esperta) e Paola Pandolfi (tutor). Ha coinvolto diverse discipline – scienze, tecnologia, matematica, educazione civica – e si è svolto in aula laboratorio, nel laboratorio di cucina e nelle aule scolastiche.
Durante le attività, gli studenti hanno:
🔹 Appreso le basi teoriche della coltura idroponica
🔹 Costruito un piccolo impianto DRIP SYSTEM con materiali acquistati online
🔹 Coltivato ortaggi a crescita rapida (basilico, lattuga, pomodori)
🔹 Monitorato dati come pH, temperatura ed EC
🔹 Confrontato le piante idroponiche con quelle coltivate in terra
🔹 Presentato il progetto a compagni e genitori attraverso video, grafici e cartelloni
Il progetto si è rivelato una esperienza formativa ricca e coinvolgente. Gli studenti hanno mostrato entusiasmo, migliorato competenze pratiche e collaborative e sviluppato maggiore consapevolezza sull’uso responsabile delle risorse naturali.
Il video allegato racconta il percorso vissuto in prima persona dai ragazzi!
Obiettivi
Comprendere il funzionamento della coltura idroponica
Acquisire competenze pratiche nella costruzione e gestione di un impianto
Promuovere il lavoro di gruppo e la responsabilità condivisa
Stimolare l’interesse per le materie scientifiche in un contesto concreto
Educare alla sostenibilità ambientale e all’uso consapevole delle risorse naturali
Partecipanti
classi II B e III B della scuola secondaria di primo grado
Risultati
Gli studenti hanno appreso le basi della coltura idroponica e sviluppato competenze scientifiche e pratiche.
Sono migliorate le abilità trasversali: collaborazione, problem solving, osservazione e analisi dei dati.
È aumentata la consapevolezza ambientale e l’interesse verso un’agricoltura sostenibile.
L’esperienza ha motivato gli studenti e rafforzato il legame tra teoria e pratica.